Il gonfiore addominale, comunemente detto “pancia gonfia”, è un disturbo fastidioso che colpisce moltissime persone. Le sue cause, infatti, sono numerose e di natura varia, alcune banali e temporanee, altre dovute a problemi di salute che richiedono l’intervento medico.
Le più comuni cause di gonfiore addominale sono:
• alimentazione eccessiva, mangiare troppo velocemente o cibi troppo grassi, fermentabili e speziati. Tutte queste condizioni possono compromettere il processo digestivo;
• eccessiva ingestione di aria, che può avvenire masticando gomme, succhiando caramelle dure, fumando o bevendo bibite gassate;
• sindrome premestruale, infatti, alcune donne nei giorni precedenti il ciclo o nei primi giorni di ciclo avvertono una sensazione di gonfiore addominale;
• ansia e stress;
• stile di vita troppo sedentario;
• scarsa qualità del sonno.
Tali condizioni, infatti, contribuiscono pesantemente a rallentare l’intestino creando occasionali problemi di gonfiore addominale.
Se, invece, la sintomatologia perdura nel tempo potrebbe trattarsi di patologie più serie, come:
• malassorbimento
• appendicite
• sindrome del colon irritabile
• malattia del reflusso gastroesofageo
• celiachia
• intolleranze o allergie alimentari
• peritonite
• tumore del colon retto
• tumore dell’ovaio
• ulcera duodenale
• ulcera gastrica ecc.
Pertanto, in caso di persistenza dei sintomi è importante consultare il proprio medico che, grazie all’ausilio di appositi accertamenti, sarà in grado di arrivare alla diagnosi e alla terapia più idonea da seguire.
Episodi isolati di gonfiore addominale tendono a risolversi spontaneamente ma, per prevenirli, può essere d’aiuto seguire queste semplici corrette abitudini:
• dare la giusta importanza ai pasti. Questo significa che bisogna consumarli seduti, non in piedi, e dedicando loro il giusto tempo, con calma;
• mangiare ad orari fissi, possibilmente andrebbero effettuati 5 pasti al giorno, di cui 3 principali e 2 spuntini. La cena bisogna farla almeno 2-3 ore prima di andarsi a coricare, per consentire una buona digestione;
• masticare lentamente. Se si mangia troppo velocemente non solo non si placa il senso di fame (che per raggiungere il cervello ha bisogno almeno di 20-25 minuti) ma si ingoia anche molta aria, che poi rimane nell’addome provocando la sensazione di dolore.
Analizzando però il disturbo dovuto allo stress, dovremo partire con il considerare la produzione di cortisolo, l’ormone responsabile dello stress.
Cos’è il cortisolo e cosa c'entra con la pancia gonfia
Il cortisolo è meglio conosciuto come ormone dello stress.
È prodotto dalle ghiandole surrenali e il suo livello aumenta quando l’organismo si trova ad affrontare una fase di affaticamento sul piano sia fisico sia psichico.
Questo ormone è importantissimo perché permette in situazioni percepite come a rischio di fare aumentare la pressione arteriosa del sangue, di fare percepire il dolore in maniera più sopportabile, di fare arrivare più velocemente e facilmente gli zuccheri nel sangue, rivelandosi un alleato nella lotta contro qualsiasi nemico.
Tutti questi effetti positivi del cortisolo però solo tali soltanto quando il suo livello si innalza per motivi validi, nel momento in cui c'è veramente la percezione di un potenziale pericolo.
Se invece si soffre di un disturbo di ansia generalizzata, allora il problema va risolto.
Cosa comporta un innalzamento del cortisolo
Se prodotto in eccesso questo ormone fa sì che lo zucchero aumenti di continuo nel sangue e non solo: anche che lo zucchero stesso causi insulino-resistenza, dunque infiammazioni che comportano poi abbassamento delle difese immunitarie, disfunzioni a livello della tiroide, senso di ansia, angoscia, nervosismo e irritabilità, calo di sali minerali, accumulo di peso e, appunto, pancia gonfia.
Una presenza elevata di cortisolo nell’organismo causa inoltre la perdita di massa magra e contemporaneamente provoca una resistenza alla perdita di peso, rendendo quindi più difficile dimagrire.
Il punto che più risente dell’influenza negativa dello stress è la fascia addominale poiché aumenta il grasso viscerale.
Il motivo? Perché la natura (perfetta) risponde alla percezione di pericolo facendo mettere da parte scorte di grasso, in un’ottica di sopravvivenza.
Ma il grasso addominale, se poi non consumato come riserva energetica, può avere conseguenze serie per l’apparato cardiocircolatorio.
Se però consideriamo che causa e conseguenza della pancia gonfia spesso oltre che l'alimentazione è lo stress diventa chiaro quanto sia importante affrontare il problema alla sua origine.
Partendo dal cortisolo, l’ormone responsabile dello stress.
Il sistema nervoso associato all’intestino
Anche l’intestino è complice del cortisolo. Situazioni stressanti possono scatenare reazioni indesiderate a livello gastrointestinale, come ad esempio il gonfiore addominale.
Gli esperti dell'Harvard Medical School di Boston, negli Stati Uniti, e molti altri studiosi affermano che esiste un sistema nervoso associato all'intestino il cui funzionamento dipende dallo stesso tipo di neuroni e di neurotrasmettitori presenti anche nel sistema nervoso centrale, come la serotonina (l’ormone della felicità, esatto opposto del cortisolo).
Questo sistema di neuroni e neurotrasmettitori controlla i movimenti intestinali per far sì che il cibo ingerito avanzi lungo il tubo digerente e intanto fa da ponte per consentire la comunicazione tra intestino e cervello.
Se lo stress si innalza, la digestione rallenta per far sì che le energie rimangano a disposizione per affrontare i motivi dello stress.
All’occorrenza, poi, per aiutare a far svanire la pancia gonfia si possono assumere alcune tisane alle erbe come quelle al finocchio o all’anice o masticare un pezzetto di rizoma di zenzero
Rimedi per il gonfiore addominale
Ci sono alcune sane abitudini che si possono intraprendere per migliorare o risolvere questo disturbo. Innanzitutto è importante modificare le proprie abitudini alimentari. Come abbiamo visto, infatti, anche una dieta apparentemente sana può causare disturbi intestinali.
Bere acqua durante il giorno favorisce la digestione in generale ma è particolarmente consigliato per chi consuma diversi prodotti da forno asciutti (pane, fette biscottate, ecc.).
Praticare attività fisica costante aumenta e aiuta la motilità intestinale oltre ad avere effetti benefici su tutto il corpo e sulla mente. Inoltre, sarebbe opportuno abbandonare le cattive abitudini, quindi moderare il consumo di alcool e smettere di fumare.
Per migliorare l’attività intestinale è possibile ricorrere ad alcuni rimedi naturali, che possono produrre effetti benefici per tutto l’organismo.
Il carbone vegetale, ad esempio, agisce sull’intestino assorbendo i gas prodotti. Va accompagnato con molta acqua per avere un buon effetto e non va assunto in grandi quantità.
I fermenti lattici o meglio i probiotici, servono per rinforzare la flora batterica che potrebbe essere stata attaccata da alimenti che hanno messo a dura prova l’apparato digerente
Il tè verde ha proprietà sgonfianti.
Lo zenzero, oltre ad essere un eccellente antinfiammatorio, aiuta a mobilitare l’attività intestinale.
Infine, il finocchio sia cotto che crudo ha una funzione carminativa, ovvero evita la fermentazione.
In assenza di patologie croniche quindi, è davvero importante migliorare abitudini alimentari e stile di vita per poter combattere efficacemente questo fastidioso disturbo. Come sempre, è consigliato il supporto di un professionista della nutrizione (biologo nutrizionista, dietologo o dietista) per esser sicuri di fare le scelte giuste dal punto di vista nutrizionale.
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